Bersaglio Melanoma. Risultati

Al 17° Congresso dell’Associazione Europea di Dermatologia Oncologica dello scorso aprile sono stati presentati i risultati dell’indagine rivolta a dermatologi e pazienti condotta nell’ambito del progetto “Bersaglio Melanoma” (per maggiori informazioni qui).

Promosso dalle associazioni onlus A.I.MA.ME., A.PA.I.M., MIO ed Emme Rouge e realizzato grazie al contributo non condizionato di Pierre Fabre e Eau Thermale Avène e con il patrocinio di ADOI, AIOM, IMI e SIDeMaST, il progetto ha avuto avvio nel luglio 2020 quando sono stati invitati dermatologi e pazienti a rispondere ai survey predisposti per capire quali possano essere le eventuali cause di possibili ritardi ed elaborare raccomandazioni per limitarle o eliminarle.

Lo scopo del progetto è quello rilevare i punti di forza e di debolezza del sistema diagnostico in modo di favorire la diagnosi precoce del melanoma.

Sono stati così preparati 2 survey composti da 37 domande a cui hanno risposto 579 pazienti e 225 dermatologi.

L’analisi dei dati rilevati fornisce alcuni elementi di discussione sulle diverse percezioni tra pazienti e dermatologi.

Da una parte sembra che il paziente si avvicini alla prima visita dermatologica con un ritardo più lungo (anche più di sei mesi) di quanto il medico possa percepire. Tuttavia, una volta diagnosticata la malattia, il sistema funziona e i tempi di asportazione dei nevi pericolosi avviene anche entro 15 giorni. D’altra parte, sorgono enormi discrepanze nella modalità di ritiro dei rapporti istologici e per quanto riguarda il tempo dedicato alla comunicazione della diagnosi, ci sono differenze sostanziali tra le risposte dei pazienti e dei dermatologi. Questi ultimi riferiscono di dedicare più tempo al paziente di quanto egli percepisca. Circa un paziente su tre richiede una seconda opinione, un comportamento che potrebbe anche dipendere dal ritiro autonomo del referto istologico.

I dati mostrano alcune aree critiche in cui i dermatologi non sono pienamente consapevoli delle difficoltà dei pazienti. I dati infatti paiono indicare che potrebbe essere opportuno per i dermatologi dedicare maggior tempo al paziente al momento della diagnosi, curando anche la consegna del referto istologico e spiegando in dettaglio le fasi successive del percorso di cura e di follow-up.

Dal punto di vista della divulgazione della malattia, i risultati evidenziano che circa un paziente su tre non aveva mai sentito parlare di melanoma prima della diagnosi e non era stato informato sulle campagne di prevenzione primaria o secondaria.

Rassegna stampa

I risultati sono stati ripresi dalle più importanti testate nazionali.
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Per maggiori informazioni sui partecipanti al progetto
AI.MA.ME. Associazione Italiana Malati di Melanoma aimame.it
A.PA.I.M. Associazione Pazienti Italia Melanoma apaim.it
MIO Melanoma Italia Onlus melanomaitalia.org
ADOI Associazione Dermatologi-Venerologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica adoi.it
AIOM Associazione Italiana di Oncologia Medica aiom.it
IMI Intergruppo Melanoma Italiano melanomaimi.it
SIDeMaST Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse sidemast.org

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