Marcatori della linfangiogenesi nel melanoma primitivo come fattori predittivi dello stato linfonodale e della prognosi

Lo studio è volto ad indagare il ruolo della linfangiogenesi tumorale e di alcuni biomarcatori linfatici ai fini di una migliore predizione dello stato del linfonodo sentinella e della prognosi nel melanoma cutaneo.

La raccolta fondi è finalizzata all’assegnazione di 2 borse di studio.

Tale Studio verrà svolto presso due sedi

  • Università degli Studi di Firenze – Sezione di Anatomia Patologica – Prof. Daniela Massi
  • Istituto Oncologico Veneto di Padova – Dott. Maria Montesco
e prevede l’assegnazione di due Borse di Studio annuali.

L’Università di Firenze ha destinato l’assegno di ricerca alla Dott.ssa Vincenza Maio.

Multiple melanoma, prognostic markers and cell senescence

PROJECT DESCRIPTION

Cell senescence is a permanent state of cell arrest following excessive cell division or oncogene activation, now recognized as a major tumour-suppresor mechanism. Malignant melanoma, the cancer of melanocytes, is the sixth commonest cancer in the UK, and a deadly disease still increasing in incidence.

Aims:

  • To test whether defective cell senescence is a common factor in multiple melanoma.
  • To study clinical features and novel senescence markers in naevi (moles) and melanomas from these patients, to seek clues to predicting multiple melanoma beforehand, and also prognosis: predicting whether melanoma will recur or spread, and patien survival.
  • To test for links with patients’ attributes like hair colour and gene variants.

From 1 october 2012 for 3 years.

Bando

Diagnosi molecolare su cellule da pazienti con melanoma

Prediction of metastatic potential remains one of the main goals to be pursued in order to better assess the risk subgroups of patients with melanoma. detection of occult melanoma cells in peripheral blood (circulating metastatic cells [CMC]) or in sentinel lymph nodes (sentinel node metastatic cells [SNMC]), could significantly contribute to better predict survival in melanoma patients.

An overview of the nomerous published studies indicate the existence of several drawbacks about either the reliability of the approaches for identification of occult melanoma cells or the clinical value of CMC and SNMC as prognostic factors among melanoma patients. In this sense, characterization of the molecular mechanisms involved in development and progression of melanoma (referred to as melanomagenesis) could contribute to better classify the different subsets of melanoma patients. Increasing evidence suggest that melanoma develops as a result of accumulated abnormalities in genetic pathway within the melanocytic lineage.

The different molecular mechanisms may have separate roles or cooperate during all evolutionary phases of melanocytic tumourigenesis, generating different subsets of melanoma patients with distinct aggressiveness, clinical behaviour, and response to therapy. All these features associates with either the dissemination of occult metastatic cells or the melanomagenesis might be useful to adequately manage the melanoma patients with different prognosis as well as to better address the different melanoma subsets toward more appropriate therapeutic approaches.

Melanoma Multiplo: aspetti genetici, diagnostici e clinici

Obiettivo generale

Effettuare uno studio sugli individui caratterizzati dall’insorgenza di più di un melanoma nel corso della vita (pazienti con Melanoma Multiplo) al fine di caratterizzare gli aspetti morfologici delle lesioni, di identificare i geni correlati all’insorgenza di questa malattia e di valutarne il decorso clinico in questa popolazione di individui.

Premesse

Il melanoma rappresenta uno dei tumori di maggiore interesse in campo clinico e ha acquisito notevole rilevanza sociale a causa dell’imponente aumento dell’incidenza nella popolazione e dell’alto tasso di mortalità. Mentre una diagnosi precoce e una tempestiva rimozione chirurgica rappresentano degli indici prognostici molto favorevoli, la malattia metastatica è resistente a tutte le attuali terapie disponibili e presenta una sopravvivenza mediana di sei mesi. Il melanoma è una patologia complessa ed eterogenea al cui sviluppo contribuiscono fattori ereditari, fenotipici e ambientali. Il rapido incremento dell’incidenza di questa neoplasia osservato negli ultimi 20 anni è probabilmente dovuto all’aumento di un’esposizione di tipo intermittente ed intensa delle popolazioni caucasiche ai raggi UV.

Le difficoltà inerenti la terapia della fase avanzata della malattia evidenziano quanto sia incompleta la comprensione dei meccanismi molecolari che sono responsabili dell’ invasività e dello sviluppo della resistenza alla chemioterapia. D’altro canto risulta evidente che allo sviluppo del melanoma contribuisce una rilevante componente genetica, che si esplica attraverso l’azione concertata di numerosi geni che controllano direttamente il ciclo cellulare e, se mutati, aumentano in modo altamente significativo il rischio di sviluppare il melanoma.

La recente identificazione di mutazioni nel 70% dei melanomi a carico del protooncogene BRAF rappresenta un risultato fondamentale nella ricerca sul melanoma degli ultimi anni. Tale acquisizione è risultata importante anche alla luce delle possibili prospettive terapeutiche. Sono in corso test clinici sull’utilizzo di molecole inibitorie antagoniste di BRAF (BAY43-9006) e, se i risultati ottenuti utilizzando queste molecole come agenti singoli sono ancora insoddisfacenti, la combinazione di BAY43-9006 e chemioterapia ha portato ad un’ottima risposta in alcuni pazienti, tanto che si prospetta un nuovo paradigma di intervento terapeutico per questa patologia così difficilmente trattabile.

Progetto Melanoma Multiplo (MMP)

I soggetti con melanomi multipli, che cioè sviluppano più di un melanoma nell’arco della vita, rappresentano una sottopopolazione di pazienti che può fornire importanti informazioni finalizzate ad una migliore comprensione dei meccanismi di insorgenza di questa malattia. Questi individui, che possono anche sviluppare numerosi melanomi nel corso della vita, e la cui prima diagnosi è generalmente al di sotto dell’età mediana di esordio della specifica popolazione, esprimono una aumentata suscettibilità individuale.

Obiettivi principali

  1. valutazione della percentuale di mutazioni nei principali geni coinvolti nell’origine del melanoma, in particolare nella popolazione di individui che ha sviluppato melanomi multipli
  2. valutazione degli aspetti morfologici dei nei nelle persone che hanno sviluppato melanomi multipli e raffrontarlo con quelli dei nei di persone che hanno avuto un solo melanoma e con quelli di soggetti che non hanno mai avuto melanoma, per poter valutare analogie e peculiarità nell tre popolazioni
  3. valutazione del decorso e monitoraggio dei pazienti con melanoma multiplo rispetto a quelli con melanoma sporadico per valutare il rispettivo rischio di ripresa di malattia

Bando con la collaborazione di Associazione contro il Melanoma Onlus

Titolo
Ruolo dei geni ad alta e bassa penetranza nella suscettibilità al Melanoma multiplo. Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Oncologia. L’assegno di ricerca biennale è dedicato a Mara Nahum

Scadenza del Bando
30.11.2010

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Il progetto si è concluso il 31 dicembre 2012.

Per ulteriori informazioni visita il sito http://www.unige.it/eventi/eventi.php?id=126

Follow Up a seguito di diagnosi maligna

Il progetto si propone di identificare, in assenza allo stato di linee guida determinate scientificamente, le diverse indagini strumentali a cui sottoporre i pazienti affetti da melanoma a diversi stadi della malattia.
Lo studio analizzerà il ruolo di un programma strutturato su frequenti indagini strumentali versus un programma di indagini radiologiche annuali su pazienti operati, con melanoma al II stadio b/c e al III stadio.

Documentazione